Questo romanzo l’avevo acquistato al tempo della sua pubblicazione, nel lontano 2012, incuriosita dall’insolita trama e ambientazione, e poi è rimasto fermo in libreria in attesa di essere letto. L’entusiasmo iniziale era andato a spegnersi e, dopo diversi ripensamenti, ho deciso di prenderlo in mano e dargli una possibilità ( in realtà anche per smaltire un po’ la pila dei libri più “vecchi”. Questo è uno dei casi dove mi sono domandata: perchè hai aspettato tanto?

Questa è la storia di Tom, reduce della prima guerra mondiale, che ottiene l’incarico come guardiano del faro di Janus Rock, una piccola isola della costa australiana. L’isola è silenziosa, avvolta nella natura e offre ben poco come svago, così lontana dalla civiltà. Quello che Tom non si aspetta è di innamorarsi di Isabel e di essere raggiunto dalla donna, sicura di voler abbandonare la città per iniziare una vita di coppia. Certo, si parla dei primi colpi di testa e di un amore che deve ancora sbocciare, ma con il passare del tempo il loro legame diventa più solido, come il reale desiderio di creare una famiglia. La ricerca di un figlio che non riesce ad arrivare, o più precisamente non supera i primi mesi di concepimento, si trasforma presto in un bisogno primario che logora lentalmente Isabel. La coppia sembra andare incontro a un punto di non ritorno, soprattutto per via di Isabel che soffre molto la situazione di non poter diventare madre. Fino al giorno in cui una barca, sospinta dalle onde, si arena sulla spiaggia. All’interno un uomo senza vita e il fagotto di una piccola bambina che profuma di vita. Tom, spinto dalla moglie, decide di accontentarla e di tacere l’accaduto per tenere la piccola orfana con loro.

Che quella complessa creatura, quella squisita opera d’arte di sangue e ossa e pelle avesse trovato la strada per arrivare a lei induceva all’umiltà. E che fosse arrivata proprio ora, nemmeno due settimane dopo… era impossibile che fosse solo un caso.
Gli anni passano veloci e la piccola Lucy cresce in salute e soprattutto felice, ma si può dir lo stesso di Tom?
Lucy è il loro segreto, un segreto che diventa troppo ingombrante da nascondere dopo la comparsa di una donna che denuncia la scomparsa della figlia.
Dire la verità o nascondersi dietro una bugia?

La luce sugli oceani è un libro davvero meraviglioso, non conosco altre parole per rendere immediata l’idea. Pagine che scivolano via piene di emozioni, piene di speranze, di riflessioni e di dolore. Un romanzo che vuole raccontarci quanto può essere complesso l’animo umano e quanto può essere difficile chiedere perdono.
La parte iniziale ci accompagna alla scoperta di un amore timido e impacciato tra Tom e Isabel, un percorso molto sincero che spinge una giovane ragazza ad abbandonarsi a una vita al di fuori dal “vero” mondo per viverne una solitaria, solo loro due. Si percepisce la genuinità dei loro sentimenti e anche la solidità del loro matrimonio. Questo fino ai tre aborti di Isabel e alla comparsa di Lucy.
Da questo momento il romanzo prende una piega diversa, si sente una spaccatura che taglia il libro a metà e che rimette in discussione i due protagonisti e la loro unione.
La luce sugli oceani è un romanzo che ti costringe a prendere una posizione, per quanto difficile bisogna scegliere. Non c’è torto e non c’è ragione, non ci sono colpevoli o innocenti, ma solo il bisogno disperato di tre personaggi che cercano la loro felicità. E questa felicità non è la stessa per tutti.
Un romanzo davvero toccante, sensibile, delicato che mi ha sommersa di emozioni contrastanti e fatto versare qualche lacrima. Ho sentito fin sotto la pelle l’amore incondizionato di due donne per la stessa figlia, anche se per una biologica e l’altra di affetto. Fin dove si può spingere l’amore disperato per un figlio e il desiderio di sentirsi “completamente” donna?

“Pensò che non avrebbe mai avuto polmoni abbastanza grandi per respirare tutta quell’aria nè occhi per vedere così tanto spazio, e nemmeno orecchie per sentire in tutta la sua estensione il rombo tumultuoso dell’oceano.”
Lucrezia Scali
Written by Lucrezia Scali

    2 commenti

  1. Salvia 22 Ottobre 2015 at 11:56 Rispondi

    Ciao Lu!!! Lo ha letto la mia mamma e lo ha trovato bellissimo. ho il cartaceo ( o meglio lo rubo a mamma) e magari prima o poi riuscirò ad intraprendere questa lettura.
    Baci

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